ho circa 5, forse 6 anni.
sono in cucina nell’appartamento dove ho passato l’infanzia. la tovaglia è azzurra, con dei fiorellini arancioni disegnati sopra. hanno un contorno nero o bianco, non ricordo bene, ma forse bianco. è una tovaglia sottile, i colori sono un poco sbiaditi e c’è qualche macchia di sporco che non è mai andata via, e mai se ne andrà. nel centro del tavolo c’è una scatola di biscotti, è rotonda e di metallo. sopra ci sono delle foto di qualche paese europeo, ma non importa perchè a quell’età non sapevo cos’era l’europa, vedevo solo queste immagini con queste case a punta, e queste statue dorate. leggevo le parole e gli ingredienti, e non capivo un cazzo perchè era inglese e l’inglese non lo sapevo. era frustrante leggere ogni mattina quelle parole e non capirle, e non potevo nemmeno pensare che fosse un’altra lingua perchè non sapevo che c’era l’inglese, quindi pensavo fossero parole in italiano molto difficili e che io non fossi ancora abbastanza bravo a leggerle, e la cosa mi faceva incazzare perchè pensavo sempre di essere bravo a leggere.
sono seduto a capotavola, alle spalle ho la finestra, a destra i fornelli e i pensili, a sinistra il muro con le piastrelle chiare, dritto davanti a me (oltre il tavolo a tiro di formica bianca) c’è la porta che da sul salotto. intravedo la colonna nel mezzo della sala, il divano, la televisione. c’è solo mia madre, sto facendo colazione, forse sto per andare all’asilo o a scuola. mi sa all’asilo, perchè mia sorella non c’è, quindi lei è già andata a scuola. di conseguenza se io sono ancora qui vuol dire che sto per andare all’asilo, visto che comincia dopo. dietro la mia sedia ci sono degli adesivi attaccati, sono adesivi piccoli, di 3 personaggi di asterix. li ho trovati in un ovetto kinder.
non mi sento troppo bene, mi sa che sto uscendo dall’influenza, infatti mia madre mi sta versando lo sciroppo per la tosse in un misurino. lo sciroppo ha quell’odore che non dimenticherò mai, dolciastro, un tipo di odore che in futuro associerò sempre al vomito. questo perchè dopo avermi versato la dose, me la fa bere.
e io, con disgusto, lo rigetto sulla tovaglia, senza nemmeno mandarlo giù. mia madre sospira, io ho gli occhi lucidi per i conati di vomito, e la guardo come dire “cosa ti aspettavi?”.
ecco, è incredibile come più di 20 anni dopo, prendendo lo sciroppo per la tosse, il suo odore mi riporti alla mente certe cose che nemmeno sapevo di poter ricordare.
però porca puttana, in 20 anni almeno lo sciroppo potevano renderlo più gustoso, cazzo!
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8 marzo 2011 alle 18:54 |
Spesso mi chiedo chi abbia le brillanti idee per i (dis)gusti delle medicine… =__=
Quando ero piccola io, lo sciroppo che mi appioppava il medico sapeva (non scherzo! Peccato aver rimosso il nome…) di naftalina. Per la tosse bene o male contava… non ho mai provato, però, se servisse altrettanto bene da antitarme.
8 marzo 2011 alle 19:08 |
per questo grazie al cielo (?!) hanno inventato le supposte…
8 marzo 2011 alle 20:01 |
la supposta….
altra infamia medica che ci perseguita. così almeno puoi scegliere tra ingurgitare una cosa schifosa oppure infilarti un bussolotto nel culo. olè!
8 marzo 2011 alle 20:18 |
Il bussolotto alla glicerina lo hai mai provato?
Combattere la stitichezza alla veneranda età di 10 anni può rivelarsi un vero incubo, te lo assicuro.
Tra il posizionamento della supposta e il suo effetto passavano sì e no trenta secondi, ma mia madre non credeva nella mia buona fede e mi chiudeva in cucina per qualche minuto perché non vanificassi l’effetto della supposta andando in bagno prematuramente.
Tutto questo potrebbe essere degenerato in psicosi, ma non ne ho la certezza non essendo un medico.
8 marzo 2011 alle 21:48 |
non so se fosse alla glicerina.
però una volta avevo un gran febbrone, le farmacie erano chiuse, era tardi, pioveva, nevicava e chiunque uscisse di casa veniva fulminato da un cecchino pagato dalla bayer. l’unica forma di tachipirina che avevamo in casa era per via rettale. io avevo già optato per la morte, ma non mi è stato permesso.
9 marzo 2011 alle 18:48 |
Sei sicuro di non essere il fratello che non ho mai saputo di avere? No perchè anche da me c’è una colonna in mezzo al soggiorno e pensavo che fossimo gli unici sulla faccia della terra. Comunque adesso il sapore più gettonato per gli sciroppi dei bambini è banana, che non so se sia meglio…
9 marzo 2011 alle 21:59 |
non credo che siamo fratelli…. amenochè tu non sia mia sorella. però mia sorella commenta regolarmente sul mio blog con il nome “sempre sempre anonima” e magari puoi chiederlo a lei di chi siamo fratelli tutti quanti.
se ci capisci qualcosa in questo discorso che ho fatto.
9 marzo 2011 alle 23:32 |
mi avete nominato ed eccomi…
c’è forse una sorella extra nella nostra infanzia di cui non ci eravamo accorti? forse era nascosta dietro la colonna? fra l’altro il nome assomiglierebbe anche.
10 marzo 2011 alle 01:28 |
bho. magari vi siete scambiate, o abbiamo una sorella maggiore che è stata esportata quando io non ero ancora nato. oppure oppure, viveva in garage, o dentro la lavatrice.
(lavatrice dentro la quale tu parlavi, fra l’altro).
11 marzo 2011 alle 11:35
Chissà forse la colonna era una porta spazio temporale
11 marzo 2011 alle 11:45
probabilmente curvava il tempo e lo spazio (data la sua forma cilindrica) in modo tale che girandoci attorno non ci vedessimo mai.
10 marzo 2011 alle 15:06 |
Mio nonno…che uomo.
Credeva che le pasticche fossero golose caramelle, gli sciroppi dei succhi di frutta concentrati e andava matto per supposte, diceva che gli profumavano il culo così come piaceva alla nonna.
Pur di vederlo felice gli davo sempre le mie medicine.
Quanto gli volevo bene.
10 marzo 2011 alle 15:40 |
Mi ritrovo spesso a parlare di mia madre nei blog altrui, e mai sul mio…mmm.
In ogni caso, lei mi ha sempre detto che a lei il sapore dello sciroppo piaceva da bambina, e anche adesso.
Vi lascio immaginare la faccia di mia sorella, di mio fratello e mia a questa affermazione.
E’ pazza, o ha bevuto dell’acido da bambina che le ha distrutto le papille gustative.
Qualcuno si ricorda quel bastardissimo sciroppo che era “aromatizzato alla fragola”, secondo loro, ma che in realtà sapeva di cadavere al dolcificante? E’ stato il mio incubo.
10 marzo 2011 alle 20:39 |
E se vi dicessi che le supposte invece le fanno di gusti buonissimi, alla menta, al limone e all’anaLnas? Ecco, vi ho anticipato il prossimo film di Michael Moore.
11 marzo 2011 alle 03:00 |
effettivamente il pensiero di spararmi una caramella alla menta su per il culo un pò mi stuzzica. sarebbe il nuovo slogan delle halls, che si sentono nel naso, nella gola, e anche nel culo.
11 marzo 2011 alle 15:50 |
petite madeleine di proust, ecco cos’è.
la prossima volta chiama mary poppins per il sapore dello sciroppo.
13 marzo 2011 alle 09:38 |
Io adoro lo sciroppo contro la tosse Weleda, è all’anice e mi sembra di bere sambuca con la mosca. Ho scoperto solo dopo che andava diluito.
LaStancaSylvie
13 marzo 2011 alle 22:04 |
Io credo nel principio del “do ut des”.
Tu hai linkato me e io seguo te.
15 marzo 2011 alle 11:40 |
mi piace questo blog,è come leggere qualcosa di solo tuo.
🙂 credo che tornerò spesso.
15 marzo 2011 alle 12:14 |
direi che il tuo nick si adatta perfettamente al mio blog! benvenuta e torna presto a perdere tempo su questi schermi qua.
15 marzo 2011 alle 17:59 |
Fottuto genio!
22 marzo 2011 alle 00:01 |
mr. tamburino, non ho voglia di scherzare, imettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare.
solo i cinici e i codardi non si svegliano all’aurora! per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori, e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri!